Una storia d'amore e morte che vi condurrà al confine tra i mondi

venerdì 20 giugno 2014

La playlist del romanzo- prima parte

La playlist del romanzo. Reborn ha una specifica colonna sonora. La musica è onnipresente e occupa un ruolo fondamentale nella storia, al punto che la si poterebbe considerare una protagonista fra i protagonisti. Elga è un’appassionata di musica dark, che sia nel suo negozio o a casa ha sempre lo stereo acceso. E sono proprio dei brani riconducibili alla darkwave anni ’80 a scandire il ritmo della narrazione. Ciascun capitolo si apre, infatti, con la citazione di un brano musicale che ha attinenza con il testo a seguire. Quelli che seguono sono un piccolo assaggio della corposa playlist che ritroverete nel libro. 

 Cascade di Siuxie and the Banshees   
È il primo brano a essere citato nel romanzo ed è anche quello che fa da colonna sonora al booktrailer. Nel passo che segue questa canzone va in sottofondo mentre Elga osserva una bambola appena terminata per un’occasione molto speciale… 

La donna lisciò le pieghe del vestitino di cotone bianco. Aveva disfatto un vecchio abito della bimba per realizzarlo. Era passato tanto tempo dall’ultima volta che lo aveva indossato ma la stoffa era ancora impregnata del suo odore... un dolce mix di vaniglia e zucchero filato. Se lo accostò al viso e inspirò intensamente. Il profumo le riempì le narici e le lacrime le si affollarono in punta di ciglia. Pianse Elga, mentre le note di Cascade di Siouxie and the Banshees inondavano la stanza. (passo tratto da Reborn)

 Somnium dei Christian death

  

Questo brano segna un particolare risveglio di Elga. Proprio come recita la canzone, la donna si sveglia ma le sembra di continuare a sognare… 

Le sembrò di ridestarsi da un lungo sonno. Non il bacio di un principe, ma la sgradevole sensazione di avere la testa imbottita d’ovatta e un borbottio sommesso, fu questo a richiamare Elga al presente; subito dopo i contorni di un volto vagamente familiare occuparono con prepotenza la sua visuale. «Bentornata» l’accolse la voce da baritono del dottor Abruzzo. (passo tratto da Reborn) 
  
Lovesong dei Cure



“Per quanto lontano, ti amerò sempre. Per quanto a lungo resterò lontano,ti amerò sempre. Qualsiasi cosa abbia detto, ti amerò sempre”. Così canta Robert Smith ma potrebbero essere parole di Iuri poiché esprimono alla perfezione il suo sentimento di amore per Elga. 

 Il cimitero, di certo, non era il luogo ideale per un appuntamento galante e, in effetti, quello non lo era, ma quando Iuri la vide arrivare e camminare proprio verso di lui sentì un nugolo di farfalle svolazzargli nello stomaco. Quella mattina Elga era più bella che mai. Una gonna nera, lunga fino alle caviglie e i capelli raccolti in una treccia le conferivano un’aria vagamente ottocentesca che non mancò di risvegliare in lui antiche reminiscenze. (passo tratto da Reborn) 

 Vi sono due sole canzoni che compaiono nel romanzo, decisamente non ascrivibili alla darkwave ma particolarmente significative. Per evitare spoiler lascio che sia il lettore a scoprire perché. Qui dirò solo che la prima, Ma che freddo fa di Nada, la canta Rea a un certo punto della storia; la seconda è una vecchia canzoncina per bambini che sicuramente conoscerete e, ogni tanto, la canta la bambola di Rea anche se in teoria non potrebbe...


 

 

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