Una storia d'amore e morte che vi condurrà al confine tra i mondi

martedì 17 giugno 2014

Personaggi+ Dreamcast


Elga/ Bloody Terry
Elga:
Trentaquattro anni, capelli lunghi, lisci e ramati, occhi ambrati. Veste sempre di nero ed è particolarmente affezionata a una felpa con l’effige di Rozz Williams.

Reborner di professione, gestisce un piccolo negozio e un sito di vendita online.



Ha perso suo marito Andrea e la figlia Martina di otto anni in un tragico incidente automobilistico di cui è la sola sopravvissuta.

Incapace di elaborare il lutto, da quel giorno, si è chiusa in se stessa rinunciando completamente alla vita sociale. Cova una forte rabbia nei confronti del mondo intero che sfoga attraverso un linguaggio “colorito”.

Le sue giornate si dividono tutte tra casa e lavoro.

Ha un carattere schivo e solitario divenuto ancor più spigoloso dopo la tragedia che l’ha colpita. Atea e razionale, nutre una forte avversione per tutto ciò che ha attinenza con il paranormale.


Curiosità:

È ossessionata dalle bambole che ella stessa crea, la sua casa ne è piena e su di loro riversa tutta la tenerezza che provava per la figlia.

Adora la musica dark, sottofondo costante nel suo negozio. 


Iuri/ Matt Bomer
Iuri:
Trentacinque anni, capelli scuri, occhi grigi.

Specializzato in tanatoestetica, lavora per le Onoranze Funebri Di spirito.
È giunto a Gioia da soli due anni guidato da un folle sogno romantico che lo tormenta sin dall’adolescenza. È convinto di ricordare una vita pregressa in cui ha amato follemente una donna che adesso crede essersi reincarnata in Elga. Ne è ossessionato, ha un atteggiamento da stalker nei suoi confronti e colleziona qualsiasi oggetto sia venuto in contatto con lei di cui riesca a impossessarsi indebitamente.
Sociopatico ed emarginato per via del suo mestiere, non sopporta il contatto fisico e non ha amici a parte il custode del cimitero e un barbone che si è accampato lì. 

Curiostà:
Suona il pianoforte e ha un predilezione per Chopin. Legge spesso poesie tratte da I fiori del male di Baudelaire.
Trascorre gran parte del suo tempo libero nel cimitero e ama prendersi cura delle tombe trascurate.




Ogma/ François Telombre
Ogma:
Guardiano posto a presiedere il confine tra i mondi. Apre e chiude porte tra le dimensioni spazio-temporali e guida i morti nella fase di passaggio.

Bellezza androgina e mozzafiato. Ha capelli lunghi, scuri, tendenti al viola e un occhio di vetro. Indossa sempre un trench nero e un cappello a cilindro, guida un crocchio funebre trainato da quattro cavalli. Salvo eccezioni, i vivi non riescono a vederlo.

Né vivo né morto, ha il cuore fermo da tempo immemore e ha perso la capacità di provare qualsiasi sentimento.

Nutre una particolare curiosità nei confronti di Iuri che reputa un’anomalia nell’universo.



Curiosità:

Il nome di Ogma trae origine dall’omonima divinità celtica a cui è liberamente ispirato.

Secondo la mitologia celtica Ogma è il dio della guerra, del furore ma anche della scrittura. Tra i suoi compiti vi è quello di traghettare le anime nell’aldilà.




Scatto della fotografa americana Sally Mann
Rea:
Dieci anni, capelli lunghissimi neri, occhi azzurri, naso spruzzato di lentiggini.

Ha un carattere affabile ma è soggetta a frequenti sbalzi di umore e a raptus di violenza improvvisi.
È convinta di essere figlia di Elga e nutre un amore viscerale nei suoi confronti.
A volte sembra andare in trance e ricordare episodi che rimandano a un’epoca remota.

Curiosità:
Non ama le bambole. Non sopporta la vista del sangue e di tutto ciò che lo ricordi. Ama dondolarsi sull’altalena.
Ma che freddo fa di Nada è la sua canzone preferita.
  


La bambola:
È una creazione di Elga. L’ha realizzata in occasione del compleanno della figlia Martina, ormai deceduta. Ha capelli lunghi e neri, occhi azzurri, naso spruzzato di lentiggini e somiglia incredibilmente a Rea.
Non dispone di alcun meccanismo che possa darle voce ma, di tanto in tanto emette degli strani ronzii e soprattutto canta. Non rimane mai nel posto in cui viene lasciata.

Curiosità:
La bambola protagonista del romanzo esiste davvero.
Nella realtà l’ha realizzata artigianalmente l’artista Ketty Ceretti basandosi sulla descrizione così come figura nel libro.


 

 



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